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giovedì 19 gennaio 2012

ESCLUSIVA: INTERVISTA A MATTEO MELARA

Intervista esclusiva a Matteo Melara.
Difensore, classe 1979, cresciuto nelle giovanili del Bologna per poi passare all’Alessandria, Cremonese, Livorno ed Ascoli.

Sei arrivato al Livorno quando era in serie C1 e, nella stagione 2002-2003, siete riusciti ad arrivare fino alla serie A. Cosa ricordi di questa esperienza? E soprattutto, cosa ricordi del tuo primo gol segnato nella massima serie?
Beh i ricordi sono tantissimi, ma di sicuro a Livorno ho 3 giorni indimenticabili. Il primo è un Livorno Pisa in cui ho fatto goal in uno stadio esaurito e vincere il derby a Livorno vuol dire tantissimo. E poi i giorni delle promozioni dalla C1 alla B e dalla B alla A. Il primo goal in serie A è stato contro la Juventus, la squadra che tifavo da bambino, ed è stata un’altra grande soddisfazione fare goal a Buffon.

Qual è la gioia più grande che ti ha dato il calcio?
La gioia più grande è essere arrivato dove tanti ragazzi sognano di arrivare ed io sono stato fortunato.

Un consiglio che non hai mai dimenticato?
Il consiglio che non dimentico me l’ha dato mio papà. Mi diceva “Rimani sempre il ragazzo umile che io conosco” e credo di averlo sempre ascoltato.

Il complimento che ti ha fatto più piacere ricevere?
Il complimento è sempre riguardante la mia persona e fatto al di fuori del calcio. Sono i rapporti veri che contano e nel calcio ce ne sono pochi.

Come ti sei avvicinato al calcio?
Mi sono avvicinato a calcio da piccolino. Giocavo nei campetti e poi nella squadretta del paese. Da lì alle giovanili del Bologna e così via.

Una domanda fuori dal mondo del calcio. Quali sono i tuoi pregi ed i tuoi difetti?
Pregi e difetti?? Beh pregi sono un ragazzo semplice e che ama la vita. Difetti tanti, ma non gravi daii ;))))))

Charlotte Trombiero

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